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Long Tail

10 gennaio 2008 - ore 10:07




Il concetto di "lunga coda" è stato proposto per la prima volta nel 2004 da Chris Anderson, direttore di Wired e autore del libro The Long Tail.

Nel grafico che rappresenta questa teoria, la parte alta della curva della domanda rappresenta il consumo di massa, preponderante fino a qualche anno fa, in cui pochi prodotti raggiungevano alti volumi di vendita e in cui alcuni big players dominavano il mercato sforzandosi di interpretarne globalmente gusti, necessità e consumi.


Poiché i costi di produzione e distribuzione diminuiscono drasticamente online, la necessità di raggruppare prodotti e consumatori in pochi segmenti molto ampi è minore. La lunga coda costituisce pertanto la parte di curva della domanda - potenzialmente infinita - che sottende tutta quella moltitudine di nicchie di mercato che prima restavano invisibili e non servite, e che ora diventano invece target economicamente attraenti.

In questo nuovo scenario, è l’utente stesso a trarne più utilità, avendo la possibilità di raggiungere e di scegliere ciò che davvero gli interessa, non più costretto a un consumo di massa.

Google dà la possibilità a tutti i contenuti di essere facilmente reperiti dai consumatori, con beneficio sia dei big players della coda alta, che dei molteplici della lunga coda. In secondo luogo ha creato una serie di servizi che permettono ai divulgatori di contenuto - dai blog alla foto - di ritagliarsi uno spazio all’interno della rete e aumentare la loro popolarità. Con Google è possibile anche monetizzare la Long Tail per tutte le piccole realtà commerciali che altrimenti non sarebbero state in grado di fare campagne pubblicitarie nemmeno a livelli locali.

Il settore Entertainment ha tratto molti benefici dallo sviluppo del web; un esempio su tutti il settore Musica, dove gruppi sconosciuti o di nicchia sono riusciti a ritagliarsi uno spazio nel web, e possono essere seguiti dai loro fans. Un sito “non ufficiale” è spesso più credibile di uno ufficiale, inoltre riesce anche a monetizzare inserendo spazi pubblicitari.

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